Nata sulla scia dell’esigenza di mantenere il diritto allo
studio e di dare continuità al servizio di istruzione, la didattica
ibrida sembra adesso avviarsi verso il viale del tramonto, non essendoci
più l’emergenza sanitaria e la necessità di un distanziamento sociale.
Il
mondo del lavoro, sia privato che pubblico, al contrario, sta
investendo molto nella flessibilità e nello smart working. Le
videoconferenze sono la normalità e anche il lavoro in modalità ibrida
(alcuni lavoratori in sede ed altri da casa collegati) sarà sempre più
utilizzato. La scuola non può restare indietro rispetto a questo
cambiamento epocale. Sempre più studenti sono impossibilitati a rimanere
a scuola per i rientri pomeridiani, e sono in aumento i progetti
interdisciplinari che coinvolgono più docenti e più classi
contemporaneamente, o, soggetti esterni che operano localmente e/o a
livello nazionale e internazionale.
La didattica ibrida può
rispondere all’esigenza di cambiamento che è in atto nell’ambito della
formazione, poiché favorisce l’adozione di un nuovo approccio
all’apprendimento dove spazio fisico e spazio digitale si sono
integrati. Essa propone un modello esperienziale che coinvolge tanto gli
alunni in presenza quanto gli alunni che seguono da remoto, rendendoli
tutti protagonisti del processo di apprendimento.
Il percorso
formativo intende illustrare e sperimentare in modalità laboratoriale
alcune metodologie innovative di didattica ibrida e condividere percorsi
didattici nei quali sono state sperimentate. In particolare, saranno
attivati due laboratori in modalità ibrida: uno di Debate per la
Primaria e uno di realizzazione mappe concettuali per la scuola
secondaria di I grado.
Inoltre, verranno definiti ruolo e competenze
del Digital Duty Manager (DDM), una nuova figura di raccordo tra gli
aspetti didattici e quelli organizzativi della scuola.
- Creatore di corsi: Simona Colucci
- Docente: Carla Di Campli
- Docente: Vera Marcella
- Tutor: Antenore Dondarini